mercoledì 27 settembre 2023

Per quanto ne sappiamo, i primi abitanti dell'Italia erano divisi in tre razze: gli IAPIGIANI, gli ETRUSCHI e gli ITALIANI. Gli IAPIGI furono i primi a stabilirsi in Italia. Probabilmente provenivano dal nord e furono spinti a sud dalle immigrazioni successive, fino ad accalcarsi nell'angolo sud-orientale della penisola (Calabria). Qui furono per lo più assorbiti dai Greci, che si insediarono tra l'VIII e il VII secolo lungo tutta la costa meridionale e sud-occidentale, e che erano più civilizzati. Oltre agli Iapigi, e distinti dagli Etruschi e dagli Italici, vi erano i Veneti e i Liguri, i primi dei quali si stabilirono in Venezia, i secondi in Liguria.

Gli etruschi

Gli ETRUSCHI, al tempo in cui inizia la storia romana, erano una razza potente e bellicosa, superiore agli italici nella civiltà e nelle arti della vita. Probabilmente provenivano dal nord e si insediarono dapprima nella pianura del Po; ma, in seguito, furono cacciati dall'invasione dei Galli e si spostarono più a sud, in Etruria. Qui formarono una confederazione di dodici città tra l'Arno e il Tevere. Tra queste città le più note erano Volsinii, il capo della confederazione, Veii, Volaterrae, Caere e Clusium. Questo popolo formò insediamenti sparsi anche in altre parti d'Italia, ma non riuscì ad affermarsi. Un tempo, nel VI secolo, erano al potere a Roma. Anche la Corsica era in questo periodo sotto il loro controllo. Il loro commercio era considerevole. Sono stati scoperti molti monumenti ben conservati della loro arte, ma nessuno è ancora riuscito a decifrare le iscrizioni su di essi. Il potere di questo popolo fu gradualmente ridotto dai Romani e dopo la caduta di Veii, nel 396, si estinse praticamente.

Gli Italici

Gli ITALICI erano della stessa origine degli Elleni e appartenevano alla razza ariana, un popolo che nei tempi più antichi viveva forse in Scandinavia. Mentre gli Elleni si insediavano in Grecia, gli italici entrarono in Italia.

A quel tempo gli italici avevano fatto notevoli progressi nella civiltà. Conoscevano, in una certa misura, l'arte dell'agricoltura, la costruzione di case, l'uso di carri e barche, il fuoco per preparare il cibo e il sale per condirlo. Sapevano fabbricare varie armi e ornamenti in rame e argento; riconoscevano marito e moglie e il popolo era diviso in clan (tribù).

I Latini

La parte degli italici nota come LATINI si stabilì in una pianura delimitata a est e a sud da montagne, a ovest dal Mar Tirreno e a nord dalle alte terre dell'Etruria.

Questa pianura, chiamata LATIUM (paese piatto), ha una superficie di circa 17.207 chilometri quadrati, con una costa di sole cinquanta miglia e nessun buon porto. È bagnata da due fiumi, il Tevere e il suo affluente, l'Anio (Aniene). Qua e là si ergono colline, come Soracte a nord-est, il promontorio di Circeo a sud-ovest, il Gianicolo vicino a Roma e la catena degli Albani più a sud. Le terre basse (la moderna Campagna) erano malariche e malsane. Per questo i primi insediamenti furono fatti sulle colline, che potevano anche essere facilmente fortificate.

La prima città fondata fu ALBA; attorno ad essa sorsero altre città, come Lanuvium, Aricia, Tusculum, Tibur, Praeneste, Laurentum, Roma e Lavinium.

Queste città, in numero di trenta, formarono una confederazione, chiamata CONFEDERAZIONE LATINA, e scelsero Alba come capo. Sul Monte Albano i magistrati celebravano con grande solennità una festa annuale, chiamata festa latina. Qui tutto il popolo si riuniva e offriva sacrifici al loro dio comune, Giove (Latiaris).

(traduzione da Ancient Rome : from the earliest times down to 476 A. D. by Robert F. Pennell)

0 commenti:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog